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“Giorgio, s’i ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo”: così Michelangelo parla della città al grande aretino Vasari.
Un fine settimana ad Arezzo è un viaggio nella città di Petrarca, Vasari e Mecenate. Un passato che ancora vive nel centro storico, arroccato sulla sommità di un colle dove le chiese e i palazzi testimoniano un antico fulgore artistico. Lungo l’antico Borgo Maestro, oggi corso Italia, si sale verso la meravigliosa Piazza Grande dove si affacciano la Pieve di Santa Maria, le Logge Vasariane e il Palazzo della Fraternita dei Laici.
Si scende poi ad ammirare il ciclo di affreschi di Piero della Francesca che decora l’abside della chiesa di San Francesco, capolavoro assoluto e imprescindibile della pittura di sempre.
Nei dintorni si rivive la storia visitando Anghiari, Poppi, Cortona, Sansepolcro e Caprese Michelangelo, per concedersi quindi una pausa corroborante immergendosi nel verde del Parco delle Foreste Casentinesi. Nelle trattorie del centro o nella meravigliosa campagna si assaggia un’“acquacotta”, memoria di una tradizione gastronomica che ama i sapori contadini. La cucina di carne riserva “tordi in guazzo” o la “Scottiglia”, un misto di carni cotte in coccio. E, data la vicinanza della Val di Chiana, da non perdere è una vera fiorentina.
Nel volume
• La città di Petrarca, Vasari e Mecenate • Piazza Grande con Palazzo delle Logge • La Pieve di Santa Maria Assunta • Il Duomo • San Domenico con il Crocifisso di Cimabue • Santa Maria delle Grazie • San Francesco e gli straordinari affreschi di Piero della Francesca • Il Palazzo pretorio • Casa Vasari e la Casa Museo Ivan Bruschi • Nei dintorni Anghiari, Cortona, Poppi e il Casentino, Sansepolcro e Monterchi • Pappardelle, acquacotta, grifi e gattò aretino •