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Opere dal Fondo Sandretti del ‘900 russo
a cura di Alexandra Obuchova e Gabriella Belli
Il volume presenta uno spaccato davvero rappresentativo della produzione artistica russa di quel quarantennio che va dalla fine della Seconda Guerra mondiale alla caduta dell’Urss e illustra il mondo, certamente meno noto ma altrettanto affascinante, della ricerca artistica contemporanea russa.
Il filo rosso è costituito dalle scelte e dalle passioni di Alberto Sandretti, che ha riunito, grazie a un rapporto di oltre trent’anni con l’ambiente degli artisti russi, moscoviti in particolare, un organico insieme di dipinti e sculture capaci di rappresentare con misura e obiettività la situazione dell’arte sovietica “underground”, di quell’arte che aveva intrapreso una battaglia silenziosa, ma non per questo meno efficace, contro i divieti soffocanti del regime e contro quell’isolamento culturale voluto dalle alte gerarchie dello Stato che, se non fosse stato trasgredito con rischi enormi, avrebbe portato al totale annientamento della creatività delle giovani generazioni. L’esposizione offre quindi l’opportunità unica di approfondire la conoscenza di artisti che, come eccezionali testimoni della straordinaria volontà di sperimentazione e di rinnovamento della cultura, hanno portato avanti la loro ricerca nel silenzio, nella scarsità dei mezzi, nella mancanza di un flusso coerente di informazioni, sullo sfondo di un universo ufficiale riconosciuto dalle istituzioni come unica via dell’espressione artistica. La mostra ricostruisce anche esistenze segnate dall’esperienza della deportazione, dalla persecuzione e dal silenzio obbligato. E vicende biografiche di rifugio nel dérangement delle dipendenze, a tratti più reale e più profondo di molte bohème occidentali, oppure segnate dalla malattia psichica di animi tormentati e costretti allo sdoppiamento. Le opere ci trasmettono il sentimento di un’umanità coraggiosa, che non abbandona mai il principio di libertà creativa che costituiva l’anima della Russia delle avanguardie, dell’arte davvero rivoluzionaria del periodo eroico.
Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
13 ottobre 2007 – 20 gennaio 2008