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Questo Settimo Dialogo vede protagonista il Ritratto di Madame Gonse di Jean-Auguste-Dominique Ingres, dal Musée Ingres di Montauban, insieme ad altri due “ospiti”: il busto in gesso di Lorenzo Bartolini, Ritratto di Anna Maria Virginia Buoni Bartolini, e il Ritratto di Selene Taccioli Ruga di Francesco Hayez, entrambi provenienti da collezioni private. Si tratta di prestiti straordinari, raramente concessi, e opere di protagonisti assoluti dell’Ottocento che costituiscono differenti esempi di interpretazione del naturalismo.
Ingres e Bartolini, tra l’altro legati da una lunga amicizia, risentono e condividono lo studio dell’arte del Rinascimento toscano; Hayez, che aveva conosciuto e apprezzato Ingres nei suoi anni romani, si ispira invece agli esempi della pittura veneta, in particolare Tiziano, ma tutti e tre realizzano immagini di sensibilissima introspezione psicologica, nelle quali il ritratto riproduce non solo la fisionomia dei personaggi, ma anche la loro indole e il loro carattere.
Con la naturalezza costumata delle signore ben educate partecipano al Dialogo, che suggella il riallestimento dell’intera Pinacoteca, il primo dal 1978, anche altri dipinti di rilievo, tutti appartenenti a Brera: il Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri, l’Odalisca e la Malinconia di Francesco Hayez, il Ritratto della cantante Giuditta Pasta nel costume di scena di “Nina o sia la pazza per amore”e La derelitta di Giuseppe Molteni.
Milano, Pinacoteca di Brera
4 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019