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Gli articoli qui raccolti appartengono a una specie in via
di estinzione. Si tratta cioè di recensioni che non si limitano
a promuovere o a commentare in modo generico un evento artistico, ma tentano un affondo critico originale.
Così in questi brevi saggi – solo in apparenza cronache d’occasione – il lettore si imbatterà in giudizi e in osservazioni impreviste, talvolta illuminanti. Partendo dalla recensione
di una mostra o di un libro, l’autore finisce per trattare temi impegnativi come i limiti del primo Van Gogh e dell’ultimo Guercino, o come l’involuzione dell’arte contemporanea.
Al fondo di questi articoli c’è una difesa estrema contro
la massificazione culturale, contro i luoghi comuni critici e la retorica dell’informazione, contro l’assenza di interpretazione nello studio dell’arte antica e contro la supina accettazione
del sistema pseudoculturale che sorregge quella moderna.
E soprattutto, come dimostrano le osservazioni sulla critica d’arte che concludono il volume, in essi viene lanciato un allarme quanto mai attuale, un appello ai valori dell’esperienza storica e della responsabilità critica.