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Un museo “da gustare”, non solo da osservare? È questa la proposta del Sapore dell’arte, una inedita guida pensata per aiutare il visitatore dei Musei del Castello Sforzesco di Milano ad apprezzare non solo il valore formale delle opere conservate, ma anche il loro significato “gastronomico”. In effetti, arte e cucina hanno sempre avuto nel corso della storia un legame molto stretto: al di là del fatto che ceramisti, vetrai e orafi abbiano realizzato servizi per le mense più lussuose, spesso artisti e cuochi hanno condiviso un medesimo progetto, configurandosi per molto tempo il banchetto come una grandiosa scenografia in cui cibi e strumenti convergevano nella costruzione di un apparato completo, per quanto effimero. Arte e cucina condividono molto spesso, come si vedrà, un analogo substrato culturale. L’arte figurativa costituisce inoltre una fonte documentaria indispensabile per lo studio delle abitudini alimentari, per conoscere che cosa si consumava e come.
Questa guida costruisce quindi un divertente gioco di relazioni, abbinando ad alcune opere esposte una ricetta gastronomica contigua per epoca, area geografica e contesto: l’accostamento accende relazioni in entrambe le direzioni, dall’opera d’arte alla cucina e viceversa, incrociando dati storici e suggestioni culturali, in maniera agile e non sistematica.
Considerati i cambiamenti avvenuti nella coltivazione di verdure e legumi e le varianti introdotte nel tempo, di ogni ricetta si è deciso di pubblicare sia il testo originale sia una sua ‘traduzione’ che permetta di riprodurla con ingredienti oggi facilmente reperibili, cercando però di salvaguardare la fedeltà al “sapore” antico.