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Una panoramica sull'arte di Bros
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Una panoramica sull’arte di Bros, il più famoso e più discusso writer milanese.
Venti opere di grandi dimensioni, realizzate dall’artista tra il 2005 e il 2008, che trattano temi storici, mitologici e religiosi per reinterpretare alcuni tra i fatti che hanno caratterizzato ed influenzato la storia dell’umanità dalla notte dei tempi ai giorni nostri. Bros è un ottimo pittore capace di sintetizzare gli eventi che hanno caratterizzato la storia del mondo in tratti semplici e universalmente comprensibili. Il suo è un simbolismo pop chiaro e diretto. Le sue tele sono frammenti di un patchwork dove il peso della storia e della memoria collettiva viene alleggerito da un simbolismo essenziale.
“L’epiteto che si è conquistato più frequentemente è anche quello più diretto e, in fondo, più banale nella sua semplicità: vandalo. Vandalo, vandalo e ancora vandalo. A volte, poi, è diventato “Super-vandalo”, o “il Vandalo numero uno”. Di frequente gli è poi toccato di beccarsi dell’“imbrattatore”; e, non di rado, è diventato anche “il Re degli imbrattatori”. Ma è stato, di volta in volta, anche il Furbone, il Pseudoartista, il Deturpatore, il Bamboccio egocentrico, o il Bambino esaltato con la bomboletta in mano; su un blog, persino: “Servo del potere”, e anche: “un idiota che imita gli americani e distrugge le cose altrui”. Su un muro, infine, gli hanno dato semplicemente – e assai più prosaicamente – dello stronzo. È Bros, il più famoso e più discusso writer milanese. Come ha scritto Armando Stella sul Corriere della Sera nel novembre del 2007: “Bros si chiama Daniele, ha 26 anni, tredici esami sul libretto del Politecnico e due dita di denunce che gli ex coinquilini gli hanno raccolto in un libro. È quello che si dice un ragazzo conosciuto alle forze dell’ordine. Schedato. I suoi pezzi sono sui muri di mezza città e sono stati esposti al Pac e a Palazzo Reale. Dicono di lui amici e critici: è un artista. La mamma; rischia troppo, ma che bello se gli dessero un premio. I cittadini: un vandalo, punto e basta”. Ma anche uno tra i pochi ad aver già nel suo curriculum, tra le innumerevoli azioni di strada, mostre che farebbero invidia a qualsiasi altro artista “laureato”.
(dal saggio Fenomenologia del Super Vandalo di Argàno Brigante)
Milano, Art Point - Superstudio Più
18 marzo – 6 aprile 2008
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