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Il volume racconta il lungo e intenso percorso dell’architetto, fondato da sempre sulla sperimentazione più pura
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Considerato uno degli architetti di punta dell’architettura di ricerca nordamericana, Eric Owen Moss rappresenta una figura di grande interesse all’interno del panorama internazionale contemporaneo.
La temerarietà delle sue ipotesi progettuali, il modo in cui esse accolgono il manifestarsi dell’imprevisto e lasciano spazio, senza ostacolarli, a nuovi possibili ordini temporanei, la volontà profonda di mettersi sempre alla prova e la continua ricerca di contaminazioni portano Moss a mettere in pratica quella che egli stesso definisce provocatoriamente la teoria dell’architettura di Penelope: come la fedele moglie di Odisseo, la quale disfaceva, durante la notte, il telo che aveva tessuto durante il giorno, così l’architetto, quando progetta, fa e disfa allo stesso tempo.
È impossibile, ripercorrendo cronologicamente la sua opera, rintracciarvi una logica evolutiva. Anche all’interno della cosiddetta L.A. School, Moss è un personaggio singolare e atipico, che sin dalle prime opere si discosta dagli altri protagonisti dell’architettura losangelena della sua generazione, quella immediatamente successiva a Frank O. Gehry, ma possiamo considerare tutta la lunga serie di opere costruite a Culver City-Los Angeles come uno degli esperimenti di costruzione per frammenti della città contemporanea più riuscito e meno avulso dal contesto di origine.
Dal mondo di Culver City Owen Moss è uscito lentamente a partire dalla fine degli anni novanta con una serie di progetti per altre realtà nordamericane ed europee; il volume racconta questo lungo e intenso viaggio fondato da sempre sulla sperimentazione più pura.
Paola Giaconia, architetto, si è laureata con lode in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha proseguito gli studi come borsista Fulbright presso il SCI-Arc (Southern California Institute of Architecture) di Los Angeles, dove ha studiato con Eric Owen Moss e ha conseguito nel 1999 un Master’s Degree in Architecture. A Los Angeles ha collaborato, in qualità di progettista, con gli studi RoTo (Michael Rotondi) e mOrphosis (Thom Mayne). È autore del libro Los Angeles. Città unica (2001), co-curatore con Marco Brizzi di Intimacy e Script, cataloghi delle ultime edizioni del festival “Beyond Media” di Firenze, e curatrice della mostra “Spot on Schools”. È docente di progettazione architettonica presso la California State University, Florence Program.
Il volume è disponibile presso il bookstore di via Torino 61 a Milano e dal 3 maggio 2006 in tutte le librerie italiane.
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