descrizione
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Architetto operante in Europa, nord America, Medio Oriente, Africa e Asia; filosofo; saggista; scrittore e giornalista; professore universitario caposcuola a Milano, Palermo e Venezia, presente a Tokyo, Buenos Aires, São Paulo, Porto, Losanna, Mosca, Harvard, Philadelphia, Princeton, Cambridge (U.K.), M.I.T. (Cambridge, Mass.); direttore delle riviste “Edilizia Moderna” (1963-1965), “Rassegna” (1979-1998), “Casabella” (1982-1996); direttore del settore arti visive e architettura della Biennale di Venezia (1974-1976); membro di decine di giurie e commissioni nazionali e internazionali; infaticabile organizzatore di una copiosa genealogia di mostre e dibattiti.
La sola possibilità di avvicinarsi alla complessità della figura di Vittorio Gregotti che si estende da cinquant’anni sui confini di uno sterminato territorio dell’architettura è chiamare a raccolta autori provenienti da ambiti disciplinari diversi e lontani, chiedendo loro di scrivere su di lui un frammento di verità. Solo tramite l’interferenza dei molteplici campi disciplinari frequentati da Gregotti, attraverso le parole di chi lo conosce, di chi con lui si è confrontato e ha lavorato, sembra infatti possibile tracciare un ritratto che sia rivelatore della sua figura di umanista, del suo ruolo di maître à penser e del suo progetto. È la proposta di questo libro, edito per festeggiare il suo ottantesimo compleanno accolta da quaranta illustri autori idealmente invitati secondo tre principali modalità. Un primo gruppo ha interpretato la Festschrift secondo la prassi del saggio su un argomento specifico “in onore di”. Anche se non direttamente riferibili al festeggiato, questi scritti trattano di questioni che in realtà presentano sottili indizi sulla figura e l’opera di Gregotti. Un secondo gruppo è invece costituito da chi a Gregotti ha voluto fare una dedica breve, scritta, disegnata o musicale. Il terzo gruppo di autori ha invece scelto di scrivere un testo direttamente riferito a Gregotti: speciali dediche “lunghe”, lettere a lui rivolte anche illustrate, piccoli saggi oppure testi letterari veri e propri in forma di racconti; tutti esplorano gli ardui percorsi della sua polifonia culturale, dei suoi incessanti “esperimenti critici”.
Scritti di: Tadao Ando, Alberto Arbasino, Gae Aulenti, Leonardo Benevolo, Carlo Berteli, Oriol Bohigas, Massimo Cacciari, Augusto Cagnardi, Jean-Louis Cohen, Federico Correa, Daniele Del Giudice, Umberto Eco, Kenneth Frampton, Jacques Gubler, Fleur Jaeggy, Tomás Maldonado, Guido Martinotti, Paolo Mauri, Giulio Paolini, Bruno Perdetti, Tullio Pericoli, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Nuño Portas, Franco Purini, Michele Reginaldi, Luca Ronconi, Joseph Rykwert, Edoardo Sanguinati, Massimo Scolari, Bernardo Secchi, Cesare Segre, Álvaro Siza, Luigi Snozzi. Manfredo Tafuri, Alain Touraine, Oswald Mathias Ungers, Sebastiano Vassalli, Salvatore Veca, Robert Venturi
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