La collezione riunita in oltre trent’anni da Udo Horstmann è eccezionale in quanto offre un quadro completo e affascinante della varietà delle soluzioni adottate dagli artisti africani nel corso dei secoli. La collezione raccoglie circa 120 pezzi straordinari comprendenti sculture, maschere e oggetti provenienti da Mali, Burkina, Nigeria, Gabon, Congo, Angola, Zambia, Sud ed Est Africa, inclusi Kenya e Sudan. L’origine delle opere abbraccia infatti tutti i paesi del continente africano – raramente rappresentati così ampiamente in altre collezioni – e la loro esecuzione copre un arco di diversi millenni. La presenza di opere antiche contribuisce inoltre ad abbattere un pregiudizio che ha ingiustamente pesato sull’arte africana fino ai tempi recenti, quello cioè dell’assenza di evoluzione nella creazione artistica dell’Africa nera, considerata priva di qualsiasi qualità storica. Questo “marchio” risulta così difficile da cancellare che la scultura africana viene tuttora spesso bollata come “primitiva”. Un terzo merito di Horstmann è l’aver selezionato le opere della sua collezione non in base a una generica passione per l’esotico o secondo un astratto bisogno di rappresentare un’etnia, un significato o una destinazione, ma esclusivamente per la loro qualità, per l’incanto della “forma”, o per meglio dire, delle “forme”.
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