descrizione
La nuova edizione aggiornata del catalogo ragionato dell’opera di Gino de Dominicis, una delle figure più emblematiche, controverse e misteriose del panorama artistico del secondo dopoguerra
Artista complesso e inafferrabile, Gino de Dominicis (1947-1998), con le sue creazioni difficilmente inquadrabili in una corrente o movimento, è una figura chiave per l’arte contemporanea e punto di riferimento per le giovani generazioni.
De Dominicis fu sempre circondato da un alone di mistero e di separatezza, soprattutto per la sua volontà di isolare le proprie creazioni dall’omologazione del mondo dell’arte, limitando sia le mostre che lo vedevano coinvolto, sia le apparizioni pubbliche.
Non consentì mai la pubblicazione di cataloghi o libri sulla sua produzione, né permise la riproduzione fotografica delle sue opere, non attribuendo alla fotografia valore documentario o comunicazionale dell’opera d’arte. Eccellente pittore, De Dominicis deve gran parte della sua fama alle sue leggendarie condotte di artista, originali e provocatorie.
Continua a leggere
Curata da Italo Tomassoni, autore della prima edizione del Catalogo ragionato (2011), questa nuova edizione aggiornata e ampiamente rivisitata presenta un corpus di oltre 800 opere, alcune delle quali ancora in fase di studio. Comprende anche la selezione di un nucleo di opere inedite non incluse nel precedente Catalogo. Ciascuna opera rappresentata è corredata da una scheda che in molti casi fornisce, oltre alle voci tecniche, espositive e bibliografiche, notizie sul contesto e sulle circostanze relative alla storia dell’opera. Introdotto da un nuovo saggio del curatore, il volume comprende una sezione dedicata agli scritti dell’artista, una selezionata antologia critica e una sezione dedicata a documenti rari e inediti legati alla vita e all’opera dell’artista, oltre alla bibliografia aggiornata e all’elenco aggiornato delle esposizioni personali e collettive.
Italo Tomassoni, critico d’arte e curatore, è autore di numerosi saggi, monografie, e cataloghi. Si è occupato di Gino de Dominicis a partire dal 1974, collaborando sistematicamente con l’artista. Ha curato con Harald Szeemann la prima retrospettiva su de Dominicis alla 48ma Biennale di Venezia ed è l’autore del relativo testo critico in catalogo. Nel 1998 ha fondato insieme agli eredi dell’artista l’Archivio Gino de Dominicis per lo studio e la tutela dell’opera del maestro. Nel 2009 ha co-fondato il Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC) di cui è direttore artistico, che conserva a Foligno, Calamita Cosmica, il capolavoro monumentale di de Dominicis.
Mostra meno