descrizione
Questa guida accompagna il visitatore nella mostra dedicata alla collezione gonzaghesca a Palazzo Te, conducendolo altresì alle tappezzerie ancora conservate, sempre a Mantova, presso il Museo Diocesano e il Palazzo Ducale.
Continua a leggere
con Nello Forti Grazzini, Stefano L’Occaso, Lucia Meoni
Nel corso del Quattrocento e del Cinquecento, i Gonzaga di Mantova e di Guastalla raccolsero una collezione di parecchie centinaia di arazzi. Ornamento mobile per eccellenza nei palazzi, essi riflettevano le ambizioni politiche e religiose dei loro proprietari, o servivano come decorazione da diporto nella vita privata. Questi tessuti di lana e seta, che sovente contenevano anche argento e oro, furono eseguiti a partire dalle invenzioni dei pittori più famosi del tempo: Raffaello, Giulio Romano e Perin del Vaga, i cui modelli furono inviati nelle Fiandre, soprattutto a Bruxelles – dove venivano tessuti gli arazzi più sfarzosi –, ma anche a Parigi o a Firenze. Una parte di questa produzione fu realizzata anche a Mantova, nella bottega di Nicola Karcher, arazziere fiammingo emigrato in Italia.
Questa guida accompagna il visitatore nella mostra dedicata alla collezione gonzaghesca a Palazzo Te, conducendolo altresì alle tappezzerie ancora conservate, sempre a Mantova, presso il Museo Diocesano e il Palazzo Ducale.
Mostra a
Mantova, Fruttiere di Palazzo Te, Palazzo Ducale, Museo Diocesano
14 marzo – 27 giugno 2010
Mostra meno