Un itinerario nei luoghi, nei ricordi e tra le opere aretine del Vasari
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Vasari e Arezzo: un rapporto fortissimo, imprescindibile e fondato su un costante affetto dell’artista per il luogo natio dove volle tornare per essere sepolto nella Pieve dove aveva decorato l’altare di famiglia. Ad Arezzo sono connessi gli esordi e tutte le fasi della sua lunga e ricca carriera. È di Arezzo la fanciulla che il Maestro prende in moglie e ad Arezzo acquista e decora la propria dimora tra un viaggio e l’altro, tra una “fuga” da Firenze e una nuova avventura. Le celebrazioni di Giorgio Vasari per i cinquecento anni dalla nascita non potevano non prevedere, come fondamentale momento, come occasione di conoscenza e comprensione di questo artista – geniale intellettuale e protagonista assoluto del Cinquecento – un itinerario nei luoghi, nei ricordi e tra le opere aretine del Maestro: un’occasione che solo Arezzo può offrire per ripercorrere le diverse tappe della vita del Vasari, fuori dai bagliori della scena “internazionale” nella quale egli si mosse, accanto ai suoi ricordi più intensi.
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