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Un approfondimento sul percorso artistico dell’“artifex”
Luca Crippa, Luigi all’anagrafe, nasce a Seregno il 6 aprile 1922. Il padre, Paolo, è come molti in quelle terre un esponente dell’artigianato del legno, la madre è Angela Mandelli. In famiglia egli dunque respira da subito un clima che lo spinge a farsi un artifex: che è cosa, è fondamen- tale, ben diversa dall’essere artista.
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Un brianzolo come Crippa non solo si conosce, da subito, decoratore, ma tutta la sua storia ci dice che, potendo eccellere in un’arte maggiore, la pittura, egli avverta una scelta siffatta come un’autolimitazione, un restringimento d’orizzonte, e dunque eviti accuratamente di farse- ne seguace, preferendo una pratica totalmente centrata sul disegno e sulle sue molteplici fervide declinazioni, in cui il pensiero del decorare si ponga a gradi diversi la questione della ragione della decorazione, declinando il proprio savoir faire su piani e in ambiti diversi dell’operare.
Flaminio Gualdoni ha insegnato storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha diretto la Galleria Civica di Modena, i Musei Civici di Varese, la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Ha collaborato alle pagine culturali del “Corriere della Sera”, ha condotto programmi per Rai Radio3 e Rai Radio2 e dal 2006 tiene la rubrica “Il criptico d’arte” in “Il Giornale dell’arte”.
Tra i libri si ricordano Arte a Roma 1945-1980, Milano 1988, Le forme del presente, Torino 1997, Arte italiana del Novecento, Milano 1999, Arte in Italia 1943-1999, Vicenza 2000, Il trucco dell’avanguardia, Vicenza 2001, Nanni Valentini, Cinisello Balsamo 2005, Arte classica, Milano 2007, Arnaldo Pomodoro. Catalogo generale, Milano 2007, Una storia del libro, Milano 2008, Art, Milano 2008, Storia generale del Nudo, Milano 2012, Piero Manzoni, Vita d’artista, Monza 2013, Breve storia della “Merda d’artista”, Milano 2014, Corpo delle immagini, immagini del corpo. Tableaux vivants da san Francesco a Bill Viola, Monza 2017.
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