a cura di Enrica Giacobino con testi di Maria Concetta Di Natale, Lisa Sciortino
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All’origine del complesso di Monreale vi è una leggenda in cui – come sempre – si mescolano dati di realtà e elementi più fantasiosi. La leggenda narra che il giovane re normanno Guglielmo II, durante una battuta di caccia, fu colto da grande stanchezza e si addormentò all’ombra di un albero. Durante il sonno gli apparve in sogno la Vergine Maria che gli rivelò il luogo dove era nascosto un grande tesoro; il sovrano, in seguito a questa rivelazione, avrebbe deciso di innalzare proprio in quel punto un tempio dedicato alla Madonna, che infatti è ancora oggi consacrato a Santa Maria la Nuova. La storia del complesso di Santa Maria la Nuova e del suo chiostro è strettamente legata alle origini di questo comune siciliano situato in posizione sopraelevata nell’area metropolitana di Palermo. Il duomo e il chiostro costituiscono un illustre esempio di arte siculo-normanna e rivelano la straordinaria capacità dei committenti e degli artisti di armonizzare i diversi apporti locali (in particolare quello arabo e bizantino) con le maggiori conquiste stilistiche del nord Europa.
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