descrizione
Il volume presenta una selezione di opere di artisti affetti da disagio psichico nell'intento di far emergere grandiosità e bellezza di quest'arte
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C'è qualcosa di misterioso nell'accadimento del capire: è un fatto improvviso, di consistenza enigmatica. Guardiamo il foglio e non capiamo niente, ci sforziamo di decifrare la logica dei segni... e, di colpo, capiamo. Si accende una luce.
La sensazione del capire è indipendente dalla verità e spesso dalla logica: è un atto spontaneo di fede, dissimulato nelle pieghe della ragione. Questo accadimento è ancora più inquietante quando avviene attraverso un testo il cui codice ci è completamente sconosciuto come le immagini. L'immagine corre nelle nostre sinapsi più velocemente del concetto, ha forza di precorrimento e di prospezione perché è indiziale e primitiva, capta da più lontano e da più in basso, fa da radar: l'arte è sempre storicamente prima delle idee...
Con "Oltre la ragione. Le figure, i maestri, le storie dell'arte irregolare", Progetto Itaca Onlus, che in questo lavoro è accompagnato dall’Associazione Merati, intende proseguire l'impegno, iniziato nel 2003 con l'organizzazione della prima mostra-asta "Outsider art in Italia: arte irregolare nei luoghi della cura". Il proposito è di spalancare una finestra sulla creatività nata nel disagio mentale, offrendo più ampio respiro ai temi proposti, facilitando il dibattito e lo scambio di idee tra gli addetti ai lavori che operano in diversi paesi europei.
Il volume, che accompagna la mostra organizzata in occasione del decennale della scomparsa dell'artista Tarcisio Merati, presenta una selezione di opere di artisti malati di mente nell'intento di far emergere la grandiosità e la bellezza di quest'arte, la creatività e l'espressività nate nel contesto del disagio psichico.
Il volume comprende i saggi di Bianca Tosatti (Oltre la ragione. Le figure, i maestri, le storie dell'arte irregolare), Fausto Petrella(Lotte e vittorie contro l'annientamento. Osservazioni sull'"arte psicopatologica"), Alberto Abruzzese (Per un riconoscimento postumano e antiestetico dei non-artisti), Adriana Ferrari Ragazzi (Irregolarità e dandismo), Vanda Maria Franceschetti (La zingara, La velata: ritratti di alienate?), Anne-Marie Dubois (La collezione Sainte-Anne e il Centre d'Etude de l'Expression), Stefania Battistini (L'artista ragno e la sua tela. Conversazione tra Stefania Battistini e Ottavio Missoni), Giovanni Foresti (Ritratto di noi stessi come fagotti di tessuto sudicio. Osservazioni e ipotesi sull'opera di Michel Nedjar), Harald Szeemann (Non c'è catastrofe senza idillio. Non c'è idillio senza catastrofe), Maria Rita Parsi (Dipingo quindi esisto), Lucienne Peiry (Podestà, Poladian, Scott: il corpo, prodigiosa risposta alla morte), Laurent Danchin (Alain Bourbonnais: la passione divorante di un artista collezionista), Daniela Rosi (Io sono brava a pitturare. Della vita e dell'opera di Franca Settembrini), Giorgio Bedoni (La vita è altrove. Carlo Zinelli e i mondi visionari), Giambattista Voltolini (Tre autori singolari dal San Lazzaro di Reggio Emilia: Antonio Tolomai, Federico Saracini, Giuseppe Fornaciari), Patrick Allegaert (Willem van Genk progetta la città del potere).
Bergamo, Palazzo della Ragione
4 maggio - 2 luglio 2006
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