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Un viaggio nei luoghi “non luoghi”, fra stazioni, aeroporti e autostrade, visto con gli occhi di Gilberto Benetton, Al Gore, Steven Spielberg, Julio Cortázar, Mauro Covacich, Paolo Desideri, Enrico Grezzi, Giampaolo Fabris, Ray Oldenburg, Massimo Montanari, Ugo Volli, Marc Augé, Lanfranco Senn, Francesco Giavazzi, Paul Betts, Giuseppe Turani, Simone Colafranceschi e Giorgio Brunetti.
“Getta la rete della memoria, la getta attorno a sé e tira su se stesso predatore e assieme preda, oltre la soglia del tempo, oltre la soglia del luogo, per capire chi egli sia stato e chi sia diventato “
(I. Bachmann, Il trentesimo anno).
Declinare la complessità del mondo quotidiano entro cui si muove un’impresa quale Autogrill, italiana e internazionale assieme, è l’obiettivo che ci siamo posti nel realizzare questo volume. Un volume che giunge al compimento del trentesimo anno dell’azienda, quando, forti di un business divenuto solido, si avverte il bisogno di andare alla ricerca di sé e di farlo – alla maniera dei Benetton – con un approccio multiculturale e policentrico. Un punto di arrivo, dunque, che, però è anche punto di partenza di un dialogo che non può che esser costantemente in fieri.
Far convivere il linguaggio visivo con quello verbale, il sincronico con il diacronico, la prospettiva locale con quella globale non è sempre cosa facile. Eppure solo attraverso un tale approccio è, forse, possibile comunicare davvero le mille sfaccettature che compongono il paesaggio di Autogrill. Perché Autogrill, per la sua natura e la sua storia, è un’impresa che si interfaccia con mille ragionamenti, mille scenari, in un paesaggio animato da donne e uomini di tanti e diversi paesi, da viaggiatori e consumatori, autostrade e aeroporti, oggetti e alimenti, e poi, ancora, architetture, numeri che misurano il valore, politiche…
(Giuseppe Ceroni, Direttore Generale Comunicazione e Affari Istituzionali di Gruppo)
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