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Il volume propone un’immagine nuova dello sviluppo dell’arte in Lombardia in uno dei periodi più fortunati della sua storia.
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Il volume, in cui un vasto saggio d’insieme di Fernando Mazzocca inquadra i contributi di una serie di specialisti su episodi artistici particolarmente significativi, propone un’immagine nuova dello sviluppo dell’arte in Lombardia in uno dei periodi più fortunati della sua storia quando, a partire dall’età dei Lumi, Milano e gli altri centri della regione furono i laboratori più avanzati nella cultura italiana.
Le opere e gli ambienti considerati confermano il primato dell’Ottocento lombardo nelle stagioni esaltanti del Neoclassicismo, Romanticismo, Eclettismo e in fine nel delicato passaggio dal Realismo alle suggestioni simboliste della Scapigliatura. Ai dipinti dei grandi maestri – come Appiani, Hayez, Molteni, Inganni, Domenico e Girolamo Induno, Faruffini, Cremona, Ranzoni – si affiancano le sculture di Thorvaldsen, Marchesi, Vela, Grandi e i magnifici oggetti d’arte decorativa. Mentre la ricostruzione dei grandi cantieri decorativi, dalle ville del lago di Como, ai palazzi di Milano, Brescia, Bergamo, Cremona e Varese consente di valorizzare, in alcuni casi per la prima volta, i contesti dove si verifica una straordinaria sintonia tra le varie arti.
I capitoli dedicati ai complessi monumentali più emblematici dell’epoca (come il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e Foro Bonaparte di Milano, i cimiteri di Brescia e di Milano) chiariscono, attraverso immagini di grande suggestione, come la scultura acquisti un diverso significato in rapporto all’architettura e alla natura degli stessi luoghi.
IN LIBRERIA DA OTTOBRE 2007
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