Dalla grande quantità di cemento consumato al gran numero di cave; dall’enormità di suolo urbanizzato alle poche grandi città, ai molti piccoli comuni; dall’abbondanza di case costruite, case abusive e seconde case alla carenza di case popolari; dai chilometri di strade e ferrovie ai loro tratti in concessione e in dismissione; dal grosso numero di porti e aeroporti alla loro piccola dimensione; dall’entità di lavori e investimenti per grandi opere alla lista di opere interrotte; dalla numerosità di edifici e infrastrutture in disuso e di paesi in abbandono alla diffusione di iniziative di riuso e riappropriazione; dall’aumento delle imprese produttive alla loro frammentazione e dalla diminuzione delle aziende agricole alla loro ricomposizione; all’avanzata di boschi e deserti e di terre in assestamento e in erosione; alle grandi quantità di territori, edifici e popolazioni a rischio idrogeologico e sismico, di disastri e ricostruzioni; di luoghi turistici, di paesaggi e beni protetti; di vincoli, leggi, regole e di deroghe ed eccezioni; di architetti, alcune quantità stanno facendo la qualità dei paesaggi italiani. Quantità di materiali, soggetti, tempi, norme e usi, di progetti, politiche e pratiche compongono il ritratto di un Paese in trasformazione e in movimento, di un paesaggio frammentato e plurale, dove la moltitudine assume un rilievo speciale. Sono quantità variabili, che richiederebbero un bollettino quotidiano. Ma indicano le direzioni verso le quali si muovono i paesaggi italiani.
Fabrizia Ippolito, professore associato in Composizione architettonica e urbana presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è studiosa di fenomeni urbani contemporanei. Ha condotto ricerche nazionali e internazionali sulla città e sul paesaggio e ha realizzato mostre e pubblicazioni su questi argomenti. Ha tenuto lezioni e conferenze presso diverse istituzioni internazionali e Università italiane. Nel 2010 è stata co-curatrice del Padiglione italiano alla Biennale di Architettura di Venezia; è adviser della Medaglia d’oro della Triennale di Milano. Scrive su riviste di settore, tra le quali “Abitare” e “Area”. È tra gli autori dell’Enciclopedia di Architettura (Motta, Milano 2008) e dell’Architettura del Novecento (Einaudi, Torino 2012). È autrice del libro Tattiche (Il Melangolo, Genova 2012).
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