descrizione
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“Voglio che la gente guardi le mie opere prima di tutto come opere d’arte, e poi come fotografie.”
Robert Mapplethorpe
Curata dal maggiore specialista dell’opera di Mapplethorpe, Germano Celant, la monografia – che accompagna la grande e articolata retrospettiva torinese dedicata al fotografo americano – presenta una selezione di oltre 400 opere che consentono una rilettura del suo lavoro sottraendolo all’aura scandalosa che l’ha finora accompagnato per reinserirlo nel contesto dell’arte e della cultura americana di quegli anni, segnata dall’espressione della libertà dai pregiudizi etnici e dalle convenzioni sessuali di cui Mapplethorpe fu interprete e paladino e insieme tragica vittima.
In un intreccio complesso e articolato che oscilla tra profondità artistica e intimità, si attraversa la storia dell’artista dagli esordi nel 1972 alla tragica e prematura morte nel 1989, documentando tutti i momenti e i soggetti del suo lavoro. Con una metodologia interpretativa e critica internazionalmente inedita, a ogni soggetto trattato viene affiancato un riferimento classico (dipinti, sculture, incisioni, fotografie di maestri e di momenti diversi nella storia delle arti) a testimoniare i rimandi storico-artistici del fotografo, che nel corso di trent’anni ha guardato alla storia dell’arte e della fotografia, interpretandole e allargandone la prospettiva secondo una sua visione contemporanea e personale.
Mettendo a confronto e in rapporto le prime fotografie di Mapplethorpe con i dipinti serigrafici di Warhol o le sequenze di Muybridge, oppure relazionando i suoi nudi al femminile e al maschile con le sculture neoclassiche di Canova, o ancora richiamando i suoi interessi per la storia della fotografia da Nadar a Ray, da Muybridge a Platt Lynes, e della storia dell’arte da Michelangelo a Bronzino, da Schiele a Rodin, che si rispecchiano nei torsi, nei ritratti e nelle nature floreali, Robert Mapplethorpe. Tra antico e moderno si propone come un’originale rivisitazione critica dell’opera di Mapplethorpe, finalmente riconosciuto come uno dei massimi artisti americani della seconda metà del Novecento.
Il volume comprende i saggi di Claudio Strinati (Su Robert Mapplethorpe), Robert Rosenblum (Robert Mapplethorpe: il punto di vista di uno storico dell’arte) e Germano Celant (Tra antico e moderno: Robert Mapplethorpe); seguono il catalogo e l’elenco delle opere, l’elenco fonti citazioni, la cronologia (a cura di Francesca Cattoi e Lisa Panzera), le biografie dei fotografi e la bibliografia selezionata.
Catalogo dell'esposizione
Torino, Palazzina della Promotrice delle Belle Arti
8 ottobre 2005 – 1 gennaio 2006
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