descrizione
a cura di Luca Molinari, Pippo Ciorra, Alessandro D’Onofrio
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Gli ultimi 50 anni di attività di uno dei grandi studi di architettura italiani e in particolare romani che hanno rivestito un ruolo determinante nella definizione architettonica della città nella seconda metà del Novecento.
Fondato da Cesare Valle negli anni ’20, lo studio è stato poi portato avanti dai figli Tommaso e Gilberto. In particolare Tommaso Valle ha operato nel segno di una sperimentazione architettonica sempre più avanzata, unita ad una forte professionalità.
Le testimonianze di questo imponente lavoro, che ha origine dalla tradizione familiare, si possono ormai rintracciare anche a livello internazionale: dal Padiglione italiano all’ Expo di Osaka al Terminal di Yokohama, dalla recentissima inaugurazione della Fiera di Roma alla nuova sede del Consiglio Europeo a Bruxelles, di prossima costruzione.
Lo Studio Valle ha dato negli anni dimostrazione di una straordinaria capacità di gestire un’intensa attività progettuale, attenta alle richieste della committenza e dei cittadini, capace di integrarsi con il tessuto urbano e rispondere efficacemente alle esigenze di gestione. Ne deriva una ricerca sulla forma che sempre più ha privilegiato la trasparenza e la leggerezza, attraverso l’uso preponderante del vetro e di materiali tratti dal contesto, la tecnologia sofisticata indirizzata verso la bioarchitettura e la sostenibilità. Un’idea architettonica unitaria e coerente che ha permesso allo Studio di collaborare e al contempo gareggiare con i più grandi atelier internazionali e offrire un importante contributo all’architettura italiana.
Mezzo secolo d’attività ad alto livello – dai primi progetti fino alle ultime realizzazioni, – qui presentata attraverso disegni, modelli tridimensionali degli edifici e dei complessi progettati, video e testimonianze, come l’intervista a Franco Purini che descrive la lunga attività dello Studio Valle e le opere più significative: la sistemazione del Campo di Concentramento di Auschwitz, il Padiglione Italiano all’Esposizione Universale di Osaka del 1968, e la Fiera di Roma di recente inaugurazione.
Purini così sintetizza la qualità dell’architettura progettata dallo Studio: “ le opere di Tommaso Valle, che dello studio è la figura trainante, vanno iscritte in quell’area della cultura progettuale che indaga prevalentemente sul ruolo della tecnologia in architettura.” Proiettando così la cultura progettuale dei Valle “in altri contesti culturali, come quello francese, inglese e statunitense.”
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