
22 Mar Dynamic brand / Intervista a Emanuele Cappelli
La diversità è un presupposto per costruire la nostra identità
La vocazione del Dynamic brand è vivere il design nella sua accezione culturale e condivisa, in trasformazione per conservare i suoi valori. Nel libro viene presentata la metodologia e diversi casi studio.
ecco la nostra intervista a emanuele cappelli
La parola chiave del libro Dynamic brand è sicuramente “identità” spesso associata a “diversità”. Cosa c’è dietro questo binomio?
Identità è diversità: l’identità esiste solo quando c’è la diversità. Una cosa non esiste senza l’altra, un’ombra non esiste senza la luce e il contrario. La felicità non esisterebbe senza la tristezza. È come il bianco e il nero: sono i due colori opposti nella scala cromatica ed è proprio nella differenza massima tra il bianco e il nero che all’interno si trovano tutte le sfumature. Vedendo più colori abbiamo più possibilità di scelta quindi il fatto di aprire alla diversità significa che noi abbiamo più possibilità per indirizzare al meglio la nostra vita in base a quello che più ci piace.


Un altro binomio è “Spazio-Tempo”: come si è evoluto, in quest’ottica, il design di Cappelli Identity Design?
Le persone vivono nella relazione tra lo spazio e il tempo. Dal momento che siamo materia viviamo in uno spazio, dal momento che esistiamo, viviamo nel tempo. Come fa il design a vivere nello spazio e nel tempo? È semplicissimo il design è per le persone e quindi deve tener conto che esse vivono nello spazio e nel tempo.
Come nasce un brand?
Il brand è l’anima dell’azienda e rappresenta i suoi valori. Più che nascere è quindi un processo che richiede una comunicazione autentica, coerente e costante mirata a costruire una relazione con le persone: non più con i consumatori, ma con le persone.
Il brand così progettato vive in un sistema di identità composto da immagini, suoni, profumi, materiali e addirittura sapori che lo differenzia dai competitor.
Perché accostare l’aggettivo “Dynamic” alla parola brand?
Da oltre dieci anni realizziamo progetti multidisciplinari che spaziano tra diversi codici di comunicazione mettendo al centro sempre l’aspetto umano.
Abbiamo avuto la fortuna di poter collaborare come partner nella progettazione di brand identity con realtà nazionali e internazionali riuscendo a sperimentare la nostra metodologia. Il Dynamic è stata quindi un’evoluzione naturale, conseguenza del nostro lavoro quotidiano, rivolto sempre al design per le persone.
Il concetto di Dynamic brand è nato da un’analisi della situazione sociale, a partire dall’introduzione dei social network, e dal desiderio di codificare un metodo che ci permettesse di essere riconosciuti e poter emergere. Abbiamo trovato la risposta proprio nella relazione tra brand e persone. Esattamente come la persona esiste tra lo spazio e il tempo, anche il brand deve vivere in armonia con il contesto in continuo mutamento, mantenendo così salda la coerenza tra l’elemento formale e il contenuto. In questo modo non puntiamo al solo aspetto dell’essere riconosciuti attraverso la forma, il colore e il carattere tipografico ma di essere finalmente conosciuti, entrando così in relazione proprio come accade tra le persone.


In questa evoluzione continua, come si disegna il futuro?
Il futuro si disegna passando da una speculazione commerciale ad una umanizzazione di tutte le dinamiche di mercato. Oggi le persone infatti hanno un livello di istruzione in crescita a livello globale che abilita una capacità critica senza precedenti che, unita con l’accesso real time alle informazioni, rovescia i paradigmi della comunicazione. Se prima il brand veniva costruito per orientare le scelte dei consumatori, oggi sono le persone ad orientare il mercato e di conseguenza noi progettiamo brand dinamici.
