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L’iconografia musicale è un terreno sconfinato; un rapido sguardo retrospettivo alla storia dell’arte rivela che fra la musica e la pittura intercorrono rapporti intensi ed eloquenti. Tantissime sono sempre state le motivazioni e le strategie che hanno portato la pittura – dai ceramisti greci ai cubisti – a raffigurare la musica, a servirsene appunto come di uno strumento con cui produrre, non già suoni, ma significati.
Se i rapporti fra pittura e poesia sono già da tempo tema prediletto di studi approfonditi, quelli fra musica e pittura non hanno finora goduto di molta attenzione.
Il volume vuole tentare una prima ricognizione dei diversi ambiti nei quali la pittura si è avvalsa dell’universo della musica e affrontare la grande diversità di temi pittorici prodotti attraverso una selezione di circa centocinquanta dipinti, disegni, stampe e libri realizzati tra il 1480 e il 1700 ad opera di grandi maestri italiani e stranieri (Bernardo Strozzi, Dosso Dossi, Savoldo, Baschenis, Guercino, Tiziano, Rosso Fiorentino, Piero di Cosimo, Baciccio, Van Dyck, Gerrit van Horthorst, Sadeler, Hendrick Terbruggen…) affiancati da trenta straordinari strumenti musicali d’epoca.
Il volume si avvale dei contributi scientifici di esperti internazionali quali Sylvia Ferino-Pagden (Kunsthistorisches Museum di Vienna), Luiz Marques (Università di Campinas, São Paulo, Brasile), Anna Maria Petrioli Tofani (Direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze), Sybille Ebert-Schifferer (Generaldirektor der Staatlichen Kunstsammlungen Dresden), Claudio Strinati (Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio), Nicola Spinosa (Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Napoli), Rudolf Hopfner (Sammlumg Musikinstrumente Kunsthistorisches Museum), Wolfgang Prohaska (Gemäldegalerie Kunsthistorisches Museum),
Augusto Gentili (Università di Ca’ Foscari di Venezia) e Marisa Zaccagnini (Curatore delle arti applicate, Galleria d’Arte Antica a Palazzo Barberini in Roma).
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