LEE MILLER E MAN RAY: AFFINITÀ ELETTRICHE

L’ho fatto deliberatamente, stavo dando la caccia [a Man Ray].
Era il 1929, tra la primavera e l’inizio dell’estate.
Mi trovavo a Venezia e avevo girato l’Italia in lungo e in largo per vedere dipinti.
Fu allora che ebbi il rifiuto dell’arte classica e tutte quelle cose lì [...].
Così presi un treno, andai a Parigi e bussai alla porta di Man Ray [...].
Non mi sono mai guardata indietro!

LEE MILLER E MAN RAY: AFFINITÀ ELETTRICHE

Lee Miller va a cercare Man Ray a Parigi per diventare la sua apprendista.

L’incontro darà vita a un rapporto professionale e personale intenso e spesso tumultuoso che durerà tre anni (1929-1932). Miller acquisisce rapidamente le tecniche innovative del fotografo e fa propria la sua predilezione per gli ambienti illuminati in maniera semplice. Man Ray si invaghisce ben presto di Lee, forza della natura e spirito libero con “un’aura audace e luminosa” (Julien Levy). La celebre fotografia Elettricità, raffigurante un busto femminile nudo animato da onde elettriche bianche, sintetizza il loro amore ‘elettrico’ ed esplosivo (1931).

Lee Miller Man Ray
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Lee Miller, 1930 ca Photographie de Man Ray
Lee Miller e Agneta Fisher, “Vogue”, 1932. George Hoyningen-Huene Estate Archive

Le loro opere, tuttavia, veicolano narrazioni diverse: i ritratti in cui Man Ray raffigura Lee nuda sono spesso erotici, sottomessi e vulnerabili, mentre lei si concentra sulla forza, sul controllo e sulla libertà femminile (vedi Autoritratto, 1930 circa). Differenze di approccio si rilevano anche nei rispettivi ritratti ‘solarizzati’, una tecnica che Lee Miller scoprì in maniera casuale e che i due svilupparono insieme. La limitazione di libertà percepita da Miller e la sua opposizione all’oggettivazione surrealista (da parte maschile) e ai doppi standard dell’amore libero si avvertono nell’immagine soffocante di Tanja Ramm sotto una campana di vetro (1930 circa) e in Senza titolo (1929 circa).

I servizi commerciali e le immagini di ispirazione surrealista di Miller dimostrano il suo occhio e il suo talento come fotografa. La decisione di rompere con Man Ray alla fine del 1932 lascerà l’artista in uno stato di disperazione, come testimonia la sua produzione successiva.



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