Il volume costituisce un’importate monografia dedicata a uno dei cicli più inquietanti e misteriosi nella produzione dechirichiana, nato introno agli anni Trenta e ripreso come costante poetica nell’ultimo periodo del maestro.
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Scrive Giorgio de Chirico: “L’idea dei bagni misteriosi mi venne una volta che mi trovavo in una casa ove il pavimento era stato molto lucidato con la cera. Guardai un signore che camminava davanti a me e le cui gambe si riflettevano sul pavimento. Ebbi l’impressione che egli potesse affondare in quel pavimento, come in una piscina, che vi potesse muoversi e anche nuotare”. Il volume costituisce un’importate monografia dedicata a uno dei cicli più inquietanti e misteriosi nella produzione dechirichiana, nato introno agli anni Trenta e ripreso come costante poetica nell’ultimo periodo del maestro. Il volume presenta oltre sessanta dipinti di de Chirico sul tema dell’acqua ricostruendo l’atmosfera incantata del “bagno metafisico” in cui personaggi e oggetti creano una scenografia sospesa e inquietante, equivalente per visionarietà e per qualità pittorica al primo momento metafisico o al momento surrealista parigino.
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