La prima monografia dedicata a un insigne monumento di Venezia: la Scuola Grande della Misericordia, capolavoro cinquecentesco dell'attività veneziana di Jacopo Tatti, detto il Sansovino.
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La prima monografia dedicata a un insigne monumento di Venezia: la Scuola Grande della Misericordia, capolavoro cinquecentesco dell'attività veneziana di Jacopo Tatti, detto il Sansovino. Caso esemplare del conflitto storico tra un'idea del costruire sedimentata nella cultura veneziana e quella propria della cultura romano-toscana, in una soglia temporale che segna il passaggio tra Rinascimento e Manierismo, la Scuola Grande della Misericordia porta in sé evidenti le tracce dell'itinerario progettuale di Jacopo Sansovino che qui proprio comincia la sua carriera professionale a Venezia e dunque investe nella sua "opera prima" una carica ideativa e una perizia tecnica (al limite del virtuosismo) che devono essere dimostrative insieme della nuova "maniera" di quella fase storica e dei modi della sua futura presenza in laguna. Di qui la necessità di un rinnovato studio storico che desse completezza e, per quanto possibile, conclusività alla conoscenza della vicenda della Scuola Grande, restituendone intiera la dimensione di straordinaria architettura e di testimonianza di vita urbana. Il progetto, che ha come obiettivo funzionale la realizzazione del nuovo Auditorium di Venezia, non ha inseguito improbabili compimenti dell'opus interruptus ma ne ha proposto un'interpretazione narrativa, puntando su un risultato complessivo di aura ma confermando discontinuità ed episodicità delle singole parti o elementi. I saggi di Deborah Howard, Stefania Mason, Gianni Fabbri, Salvatore di Pasquale e Giovanni Zuccolo Arrigoni che ripercorrono le vicende architettoniche della Scuola Grande della Misericordia analizzandone la decorazione pittorica e scultorea, il progetto di recupero, gli interventi di adeguamento strutturale e la costruibilità della volta cilindrica del salone superiore. Concludono il volume la cronologia ragionata, la bibliografia e le referenze fotografiche.
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