Cuaderno C Francisco de Goya

Preziosa collaborazione tra Skira e il Museo del Prado di Madrid che nel 2019 ha festeggiato i 200 anni, l’opera è la riproduzione fedele del prezioso Cuaderno C composto da oltre cento disegni del maestro Goya.
Il Cuaderno C è un esempio della complessità del lavoro di Goya; realizzato in un arco cronologico compreso tra gli anni della Guerra d’Indipendenza e quelli successivi della repressione fernandina, la sua tematica è influenzata in molteplici aspetti da quel momento storico (1808-1820).
Il Cuaderno C copre una vasta gamma di argomenti che vanno da aspetti della vita quotidiana (con la presenza di numerosi mendicanti), a visioni oniriche del mondo della notte; un gruppo molto ampio di fogli è composto da disegni di condannati dall’Inquisizione e scene di crudeltà nelle prigioni. Un altro gruppo degno di nota riguarda la critica delle abitudini degli ordini monastici e la rappresentazione della vita monastica, secolarizzata dopo i decreti di disimpegno delle autorità francesi.
Si tratta dell’album numericamente più importante e l’unico giunto a noi quasi intatto, senza smembramenti o vendite successive, ed è quasi interamente conservato al Museo del Prado, proveniente dal Museo della Trinità. Dei 126 disegni conosciuti, 120 sono al Museo del Prado, uno nella Biblioteca Nazionale di Madrid (C 56), uno al British Museum di Londra (C 88), due nella Hispanic Society of America di New York (C 71 e C 128) e altri due in una raccolta privata newyorchese (C 11 e C 78).
A differenza dei primi due album di disegni (Cuaderno A e B), acquistati da Goya già rilegati, il Cuaderno C è stato prodotto da lui stesso e non con carta olandese di ottima qualità, ma con fogli di carta spagnola, a causa della situazione economica dell’artista e del paese negli anni della guerra e del dopoguerra.
Il volume comprende il testo critico di José Manuel Matilla Rodríguez, storico dell’arte e diretto