Sei grandi artisti internazionali si confrontano con l’Ultima Cena di Leonardo.
Lo smembramento del “corpo sacro” dell’Ultima Cena di Leonardo a opera di artisti alla ricerca dei misteri che questo grande dipinto murale ancora racchiude ci può regalare infinite rivelazioni, come questa mostra e gli esempi portati in questo libro testimoniano.
L’ampia indagine critica sulle opere degli artisti che hanno guardato al dipinto di Santa Maria delle Grazie di Milano – Salvador Dalí, Shusaku Arakawa, Mary Beth Edelson, Marlen Dumas, Andy Warhol, Andres Serrano, Vik Muniz, Hiroshi Sugimoto, Zhang Huan, Zeng Fanzhi, Wang Guangyi, Yue Minjun, Robert Longo, Anish Kapoor, Masbedo e Nicola Samorì – e le interviste inedite agli artisti presenti in mostra fanno di questo libro un documento sulla capacità generativa dell’opera di Leonardo.
A partire capolavoro leonardesco, il volume che accompagna la mostra milanese mette in gioco un originale dialogo tra oriente e occidente. Come spiega il curatore Demetrio Paparoni, le presenze in mostra rispondono a precisi criteri: Anish Kapoor è l’artista che più di ogni altro incarna lo spirito leonardesco, incentrando la propria ricerca sul rapporto tra arte e scienza, tra sparizione e apparizione della forma; Robert Longo è l’artista americano che ha ridefinito in chiave attuale una rilettura dei capolavori del passato, facendone espressione del presente. Rendendo palpabile il tema della morte biologica della pittura, Nicola Samorì affronta la narrazione di opere classiche, caricandole di nuovi significati; gli artisti multimediali Masbedo focalizzano la loro attenzione sulle mani di Pinin Brambilla Barcilon, la restauratrice che ha salvato l’
Ultima Cena di Leonardo in oltre 22 anni di costante e ininterrotto lavoro.
E ancora, Yue Minjun indaga il tema della confusione della mente attraverso l’impenetrabilità dell’immagine sacra; Wang Guangyi, in un grande polittico di sedici metri, che è la più importante rappresentazione dell’
Ultima Cena realizzata in tempi recenti in Cina e mai esposta in Occidente, sovrappone l’iconografia leonardesca al paesaggio e alla tecnica pittorica tradizionale cinese del
Wu Lou Hen.
Milano, Fondazione Stelline2 aprile – 30 giugno 2019Riduzioni all'ingresso per i possessori di Skira Card
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