descrizione
ideato e curato da Germano Celant
Un momento cruciale dell'arte e della cultura a New Yorkin uno spettacolare volume fotografico di grande formato
I cambiamenti radicali che avvennero nei tre anni compresi tra il gennaio 1962 e il dicembre 1964 ebbero un profondo effetto sulla vita creativa della città di New York e del mondo, modificando profondamente tutto il mondo dell’arte, dalle arti visive in senso stretto alle performance, dalla musica al design.
Insieme a queste innovazioni creative, il periodo dal 1962 al 1964 vide uno spostamento del centro di gravità artistica dall’Europa agli Stati Uniti e l’ascesa di una nuova leadership nelle arti, incentrata su un certo numero di curatori, galleristi e altri impresari di New York.
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Ispirato nella grafica e nel formato alle riviste dell’epoca, molto lette e ricche di immagini, come “Life” e “Look”, questo volume oversize riccamente illustrato traccia un itinerario dettagliato di artisti e curatori, mostre sperimentali e avvenimenti innovativi, analizzando parallelamente gli eventi storici e politici che trasformarono la società durante questo momento cruciale ed esplosivo.
Dall’importante mostra “New Realists” alla Sidney Janis Gallery nel 1962 all’assegnazione del Gran Premio Internazionale di Pittura all’artista newyorkese Robert Rauschenberg alla Biennale di Venezia nel 1964, la città vide un’ondata di nuovi, rivoluzionari approcci al fare arte, così come fertili incontri tra i creatori attraverso mezzi e discipline diversi. Ideato e curato da Germano Celant, questo spettacolare volume contiene interviste di Celant con Christo e Jim Dine e tributi di Claudia Gould e Michael Rock; lo sviluppo dell’ampia cronologia mese per mese è stata supervisionata da Sam Sackeroff, Lerman-Neubauer Associate Curator al Jewish Museum, collaboratore al catalogo insieme a importanti studiosi internazionali e multidisciplinari.
Storico, critico e teorico dell’arte, Germano Celant (1940-2020) ha curato mostre in tutto il mondo e pubblicato oltre cento libri e cataloghi. Internazionalmente conosciuto per la sua teorizzazione dell’Arte Povera, nel 1987 ha ricevuto il Frank Jewett Mather Award, il più importante premio statunitense per la critica d’arte. È stato Senior Curator al Solomon R. Guggenheim Museum di New York dal 1989 al 2008, è stato direttore della Fondazione Prada e curatore della Fondazione Aldo Rossi a Milano e della Fondazione Annabianca e Emilio Vedova a Venezia.
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