descrizione
Il territorio è quello dell’antico Impero ottomano esteso all’intero Mediterraneo orientale; il tempo va dalla spedizione napoleonica in Egitto (1799) alla fine di quello stesso Impero (1922).
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Il libro propone il viaggio come racconto, da quello tradizionale del Grand Tour che da Roma passa alla Grecia, a quelli verso i luoghi sacri alle tre religioni monoteiste, l’ebraica, la cristiana, la musulmana. L’Occidente rappresenta sempre l’Oriente attraverso i propri narratori, da Chateaubriand a Victor Hugo, da Gérard de Nerval a Pierre Loti, e disegna, dipinge, fotografa quei luoghi secondo i propri modelli, lentamente scoprendo anche i “misteri” dell’Egitto. Nel volume, attraverso più di 700 immagini a colori e in bianco e nero, si restituisce la vicenda dei grandi fotografi esploratori e quella dei diversi studi fotografici attivi dal Cairo a Damasco, da Atene a Porto Said, ricostruendo il lavoro di molti fra i maggiori operatori del XIX secolo, francesi, inglesi, tedeschi, greci e anche italiani, le cui immagini sono oggi conservate nei più importanti musei del mondo.
Arturo Carlo Quintavalle (Parma 1936) si è sempre occupato anche di fotografia: a lui si devono le prime rassegne monografiche negli anni settanta di Ugo Mulas, Nino Migliori, Luigi Ghirri, quindi quella sulla Farm Security Administration e ancora, con il Museum of Modern Art di New York, le mostre presso l’Università di Parma di Dorothea Lange, Lee Friedlander e New Photography USA. Ha coordinato e scritto l’inserto antropologico dell’Enciclopedia pratica per fotografare (Milano 1979-1981); ha pubblicato Messa a fuoco (Milano 1983), raccolta di scritti sulla fotografia, e una grande monografia su Gli Alinari (Firenze 2003); ha curato la rassegna Muri di carta alla Biennale di Venezia del 1993 e, con Gloria Bianchino, la mostra I Mille scatti per una storia d’Italia (Parma 2012). Da decenni collabora, anche sui problemi della fotografia, con il “Corriere della Sera”.
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