Pubblicata in occasione della prima mostra personale in Italia del giovane artista Joseph Klibansky, la monografia presenta una selezione di opere che offrono una spregiudicata narrazione del percorso creativo di uno dei più interessanti giovani artisti della scena olandese contemporanea.
Read more
Un astronauta di sette metri atterrato in bilico su una sedia lungo la sponda del Canal Grande. Un gorilla accigliato che suona una trombetta da party nel salone di un palazzo nobile. La giungla che cresce tra i broccati di seta e rivela una piccola scultura dorata. I lavori fotopittorici di Klibansky, che sovrappongono paesaggi urbani familiari ad ambienti naturali remoti vengono esposti assieme ad irriverenti e poetiche sculture in resina, bronzo, oro."Klibansky" - scrivono in catalogo Luca Berta e Francesca Giubilei - "metabolizza la realtà precostituita dai nuovi media e ci restituisce una vita oltre la superficie, proiettando simboli del presente multiculturale e consumistico nella dimensione dilatata e sorprendentemente innocente delle sue opere." L'uso delle nuove tecnologie è sicuramente un elemento caratterizzante la sua produzione. Le opere bidimensionali sono frutto della sovrapposizione di centinaia di fotografie sulle quali poi l'artista interviene con ritocchi in acrilico su carta di cotone e resina liquida per la finitura.Le sculture invece, generalmente fusioni in bronzo o resina, sono realizzate ricorrendo alla stampa e scansione 3D. Anche in questo caso però l'intervento umano è fondamentale, la lucidatura o dipintura finale vengono sempre realizzate dall'artista, che con questa scelta ribadisce il suo interesse per la commistione tra vecchio e nuovo, tra alta tecnologia e artigianato.
This website uses cookies to improve functionality and performance. Find out more about our cookie policy for details. Otherwise we'll assume you are ok to continue.OkCookies Policy