La vita e i capolavori del grande artista, “specchio magico” della realtà quotidiana a Venezia tra Quattro e Cinquecento.
Grande interprete della pittura narrativa, nel solco di un’antica tradizione lagunare rinnovata nel XV secolo da Jacopo e Gentile Bellini, Vittore Carpaccio si afferma come uno dei maggiori protagonisti artistici tra Quattro e Cinquecento, documentando come nel riflesso di uno “specchio magico” la vita quotidiana della Venezia dei suoi tempi. Nei grandi cicli pittorici realizzati per le principali confraternite veneziane (il Ciclo di sant’Orsola, le Storie di santo Stefano, di san Giorgio, della Vergine), così come in capolavori quali le Due Dame al Museo Correr e la Caccia in valle ora a Los Angeles, rivive una Venezia al tempo stesso reale e allusiva, sospesa tra Oriente e Occidente, popolata di uomini e donne dai costumi ricchi e sgargianti, con presenze simboliche, misteriose e quasi metafisiche.
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